- CONTRIBUIRE ALLA MORALIZZAZIONE DELLA
SOCIETA’ CIVILE
- AMMINISTRAZIONE DIRETTA E TRASPARENTE
DELLA CASA CONDOMINIO
- SALVAGUARDIA DEI SOLDI
VERSATI PER LE SPESE
Cittadini Condomini
e Utenti Casa,
è in atto nel nostro Paese una
presa di coscienza per una decisiva svolta nell’Amministrazione
del Pubblico Denaro.
Intanto cominciamo con l’occuparci del grande
problema di come viene amministrata la nostra Casa in Condominio.
Visto che :
LA CASA E’ SEMPRE LA PRIMA AD ESSERE PESANTEMENTE
TARTASSATA.
CRISI ??? SI COLPISCE SUBITO
CASA !!!
Orbene, scambiamoci qualche opinione che può
aiutarci ad essere più partecipativi e vigili.
PARLIAMONE !!! SCRIVETECI !!!
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La CASA non deve costituire fonte per la
creazione di un sistema di leggi che si vogliono introdurre
semplicemente per dare più potere e favorire “Caste”,
“Associazioni” e “Società”, già in posizioni dominanti, per vessare
le Persone e le loro Famiglie, costringendoli sempre a maggiori
sacrifici e mortificazioni.
PUBBLICO DENARO, CASTA…nei nostri
CONDOMINI e nelle nostre CASE ?
Ma “PUBBLICO DENARO”,
“AMMINISTRATORE” e “CASTA” non si identificano rispettivamente ed in
modo assoluto – come si è abituati a rilevare dagli organi di
informazione - con i soldi versati dai cittadini con le tasse,
con i Funzionari Pubblici e con una certa classe politica poco
incline a perseguire il bene comune e molto attenta ai propri
interessi personali ?
La risposta a tale domanda deve essere
un NO categorico. Infatti, in ogni situazione – grande o piccola -
nella quale vi sia un gruppo di persone che abbia la necessità di
perseguire obiettivi comuni, si possono identificare i seguenti
elementi:
“PUBBLICO DENARO”, il denaro che serve ad una comunità e
che è costituito dai versamenti dei suoi membri in base ad un
condiviso criterio di contribuzione da destinare al bene comune e che
risulta pertanto “pubblico” a quella determinata comunità;
“AMMINISTRATORE” colui che, investito di una nomina secondo una
modalità la più democratica possibile (cioè per maggioranza di voto),
assume l’incarico fiduciario e specifico (mandato) di provvedere alla
gestione del pubblico denaro al fine di perseguire il bene comune;
“CASTA”, chi detiene una posizione di privilegio rispetto ad
altri e la utilizza per fini personali a spese di chi gli ha
democraticamente conferito quella posizione.
La Casta pone in
essere, di conseguenza, anche comportamenti ambigui che non rendono
possibile il giusto e legittimo controllo del suo operato.
Nella
fattispecie della Comunità – Condominio, il pubblico denaro si
identifica con le rate condominiali da destinarsi alla manutenzione ed
al miglioramento del luogo nel quale si abita; è il VOSTRO DENARO che
viene messo al servizio del Condominio e che deve essere amministrato
da un soggetto amministratore che deve seguire le VOSTRE DIRETTIVE.
Il denaro deve quindi essere destinato dall’Amministratore a
realizzare quanto stabilito dalla Comunità - Condominio, risparmiato
quando possibile, sicuramente non utilizzato per arricchire se stesso
e altri, altrimenti l’Amministratore diviene “Casta”.
I tre termini
“PUBBLICO DENARO”, “AMMINISTRATORE” e “CASTA” sono dunque comuni sia
al grande ambito (la Nazione), sia a quello piccolo (la Comunità –
Condominio) ma con una grande e sostanziale differenza: è molto più
difficile intervenire personalmente nel primo ambito che non nel
secondo.
Il cittadino fa realmente sentire personalmente e
direttamente il proprio peso ogni 4 o 5 anni al momento delle varie
elezioni politiche o amministrative, salvo poi - una volta che si è
spenta la bagarre elettorale - “perdere il filo” con il candidato
eletto che è nel frattempo divenuto Amministratore della Cosa Pubblica
e quindi del denaro di chi gli ha concesso la propria fiducia.
Nella Comunità – Condominio, il Condomino ha viceversa notevolmente
maggiori possibilità, a patto che l’incarico che viene conferito
all’Amministratore contenga da subito gli strumenti idonei a
permetterne la partecipazione e soprattutto il controllo dell’operato.
Si tratta, a tutti gli effetti, di perseguire una logica di
introduzione di una nuova visione nell’amministrazione del Condominio
al fine di CAMBIARE PAGINA.
L’amministrazione della Casa –
Condominio si trova infatti spesso ed inconsapevolmente affidata nelle
mani di certi operatori che non sempre si comportano correttamente.
Non sempre il bene Casa viene curato secondo i canoni della effettiva,
necessaria e buona conservazione e tanto meno con il criterio di
programmata economicità che tenga conto del rapporto qualità prezzo
che i Condomini Utenti Casa si attendono che in tal senso si muova
l’amministrazione.
Orbene non si può affatto credere
all’anacronistico comportamento del “buon padre di famiglia” scandito
dal nostro Codice Civile e che forse era solo nell’idea adamantina dei
giuristi estensori delle norme dell’Istituto del Condominio.
Certo
è, che la maniera ed il modo di amministrare gli stabili immobiliari,
come è verificabile ed a conoscenza di tutti, ad opera di non corretti
amministratori, comporta, tra l’altro, anche una grave diseconomia per
lo stesso patrimonio immobiliare addirittura nazionale, generando
altresi distorsioni al sistema economico e comportamentale delle
aziende e di taluni professionisti che vengono coinvolti nei
lavori e tra i quali spesso, si scopre, che esiste una consolidata
sintonia d’intenti operativi.
E’ opportuno, quindi, che le regole
di una corretta amministrazione siano statuite sin dall’inizio e cioè
da prima che l’Assemblea effettui la votazione per il rinnovo
dell’incarico o per il suo conferimento ad un nuovo Amministratore.
PARLIAMONE !!! SCRIVETECI !!!
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COSA BISOGNA SAPERE E COME DEVONO AGIRE I CONDOMINI :
- Amministratore : Come nominarlo.
- Amministratore : Quali
funzioni dovete pretendere che svolga durante il suo mandato.
- Consiglieri : Nomina – Funzioni - Responsabilità.