Lettera del presidente Michele Montella agli aderenti del MOVICOND ed agli italiani cui le autorità del paese hanno disposto e richiesto, a ragione dell’epidemia da coronavirus - covid 19, di restare in casa.
Milano, lì 29 marzo 2020
Carissimi,
in questo grave momento che sconvolge la vita del nostro Paese e di tutti noi, costringendoci a fronteggiare una grave crisi sanitaria e non solo, desidero esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza ai Cittadini nostri ed ai nostri Aderenti, ed in particolar modo a quelli della Regione Lombardia con la provatissima Città di Bergamo e Comuni della intera sua Provincia.
Desidero ringraziare con ogni riconoscimento che meritano tutti coloro che si adoprano ovunque e con ogni mezzo, per far fronte a questa dura prova; soprattutto voglio ringraziare i medici, gli infermieri e gli operatori della sanità nonché tutti coloro che in qualsiasi veste, religiosa o laica ed i volontari che si adoprano al loro fianco per tutto quanto con strenua dedizione stanno facendo, ammirandone il coraggio e lo spirito di sacrificio con cui affrontano questo flagello dell’umanità nella consapevolezza del rischio che personalmente pure affrontano.
Siamo tutti molto preoccupati, a causa della diffusione di questa epidemia e non meno per le conseguenze che si stanno pesantemente, già ora, ripercuotendo sulla nostra stessa vita, la nostra salute, la nostra casa, la nostra Famiglia, il nostro lavoro e l’economia tutta, in altre parole sul nostro immediato futuro.
In questa circostanza di emergenza nazionale, ci tengo a dire ed allo stesso tempo voglio assicurare tutti i nostri Aderenti del MOVICOND, come pure tutti i Cittadini che con simpatia ed interesse ci seguono ritenendoci la loro voce, che comunque li rappresenta difendendo ad ogni livello i loro legittimi diritti, che noi ci siamo e restiamo più che mai vigili, operativi, collaborativi e disponibili poiché in questa circostanza più che mai “serve azione comune” come giustamente ha tra l’altro detto il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Le Autorità Amministrative del Paese, da quelle Centrali a quelle periferiche, sulla scorta di pareri e consigli e quant’altro di autorevoli medici e scienziati hanno disposto norme e provvedimenti al necessario fine di far cessare la propagazione del coronavirus e quindi “TUTTI IN CASA”.
Tutto giusto! Mi sia consentito però di osservare e sottoporre all’attenzione di chi di dovere la pur rilevante tragicità di chi:
- NON HA CASA;
- È SOTTO SFRATTO
- HA LA CASA SOTTO PROCEDURA DI VENDITA GIUDIZIARIA PERCHÉ A VARIO TITOLO, PER MALATTIA, PERDITA DEL LAVORO OD ALTRE COMPLICANZE FAMILIARI. NON HA POTUTO PAGARE IL MUTUO, LE SPESE CONDOMINIALI E QUANT’ALTRO.
Non è tout court un rinvio, pur necessario al momento come in molti casi è stato disposto dall’Autorità Centrale ovvero Governativa del Paese, che può risolvere queste non indifferenti problematiche che comunque devono essere tenute presenti per una successiva giusta considerazione, come mi aspetto e noi Cittadini tutti ci aspettiamo nel mentre TUTTI IN CASA siamo già al momento anche preoccupati della possibile eventualità di mancanza del pane quotidiano.
Sono, mi ripeto, sempre stato solidale con i Cittadini. Con essi sempre mi attivo affinché lo Stato, di cui siamo parte fondamentale, provveda ad istituire un Ente Nazionale Casa con leggi chiare e controlli trasparenti rivolte alla salvaguardia di un Patrimonio Italiano affinché tutelino sotto ogni aspetto il diritto di tutti alla Casa, alla sua salvaguardia sotto ogni aspetto, comprese le fenomenologie di tipo catastrofico.
Mi piace intanto, qui riportare con il dovuto rispetto e l’attenzione che merita da parte di tutti :
l’ ART. 25 della DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UMANI:
“OGNI INDIVIDUO HA DIRITTO AD UN TENORE DI VITA SUFFICIENTE A GARANTIRE LA SALUTE ED IL BENESSERE PROPRIO E DELLA FAMIGLIA, CON PARTICOLARE RIGUARDO……ALL’ABITAZIONE”Infine concludo invitando tutti Voi ad esporci le difficoltà che in questa emergenza sanitaria s’incontrano per la Casa, con l’augurio che presto con buona pace di tutti cessi questa catastrofica mondiale pandemia.
Michele Montella
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